SALVIA SCLAREA

Imponente erbacea perenne dalle vistose brattee fiorali, dall’aroma caratteristico e ricca di principi attivi.

Nome scientifico: Salvia sclarea

Nome comune: Salvia moscatella

Famiglia: Labiatae

Categoria: Erbacea perenne

Origine: originaria dell’Europa, in particolare della fascia mediterranea è diffusa in Italia dal mare alla regione submontana in luoghi aridi e soleggiati

DESCRIZIONE

La Salvia sclarea è una pianta erbacea perenne con una robusta radice, da cui in primavera spuntano fusti eretti fino a un metro. Presenta foglie basali a rosetta, larghe e ovali con superficie rugosa, mentre le foglie superiori sono piccole fino a divenire brattee fiorali. I fiori violacei sono riuniti in spighe e circondati da brattee dapprima rosa e poi biancastre.

Ciclo di vita: erbacea perenne a ciclo breve, talvolta biennale

Portamento: Eretto

Altezza: in fioritura raggiunge 1,20-1,30m, il fogliame a rosetta resta sui 30-40 cm

Fioritura: giugno-agosto

CURIOSITA’

A fioritura la pianta, specie nell’infiorescenza, si ricopre di resina ed emana un aroma caratteristico. Per questo motivo foglie e infiorescenze essiccate mantengono una caratteristica profumazione, perciò l’essenza trova impiego come fragranza e fissativo in saponi, detergenti, cosmetici e profumi. Le sommità fiorite, raccolte in giugno-agosto contengono molti principi attivi, si essiccano all’ombra e si conservano per lungo tempo. E’ impiegata nell’industria alimentare e liquoristica e, grazie all’aroma che ricorda l’uva moscato, aromatizza aceto, birra e liquori.

Dal punto di vista medicinale i preparati di sclarea sono stimolanti della digestione, antisudoriferi ed antinfiammatori.

Fu trasportata in tutta l’Europa dai Romani, e nel Medioevo conobbe periodi di auge ed altri di abbandono. Già noto il suo uso in profumeria e come aromatizzante di vini e birre, i semi della sclarea nel Medioevo erano utilizzati per eliminare i corpi estranei dagli occhi: applicati sotto la palpebra si rigonfiano, per l’elevato  contenuto di mucillagini, e provocano la lacrimazione dell’occhio trascinando così all’esterno il corpo estraneo.

COLTIVAZIONE

Piantagione: semina estiva, messa a dimora di piante in vaso in primavera entro aprile

Esposizione: pieno sole

Terreno/Terriccio: drenante e non particolarmente ricco

Temperatura: molto resistente a gelo , sopporta anche il caldo estivo

Concimazione: è sufficiente una fertilizzazione organica a inizio stagione

Innaffiatura: da innaffiare regolarmente per avere una pianta rigogliosa e dalla fioritura duratura

Malattie: talvolta può subire attacchi fungini (ruggine e mal bianco) se persiste un caldo umido estivo

Moltiplicazione: si moltiplica solamente per seme

Potatura: si può effettuare una cimatura degli steli fiorali a circa metà della fioritura per prolungare il periodo fiorito

I NOSTRI CONSIGLI

Queste salvie possono sviluppare delle spighe fiorali molto pesanti e talvolta è necessario sostenere con dei tutori. L’ideale è coltivarle a gruppi, una vicina all’altro per avere un grande impatto scenico e affinché si sostengano tra loro

Usi in giardino/balcone: in giardino si presta benissimo a essere coltivata in bordura mista con altre piante , in secondo piano per mettere più in risalto le spighe fiorite; in balcone necessita di un vaso capiente che sostenga la radice e lo sviluppo della pianta

Abbinamenti con altre piante: va coltivata assieme ad altre piante con fioriture vistose e colori più accesi come i delphinium, per creare un contrasto, ma sono anche ottime compagne di fioritura per tutte le rose rifiorenti.